LONDRA
Eccoci nuovamente a Londra, a casa. Per la precisione al numero 7 di Savile Row, oggi strada con sartorie di lusso della moda maschile londinese. Phileas Fogg partì da qui e qui ritornò, credendo di aver perso la scommessa per essere arrivato in ritardo di 5 minuti. In realtà non tenne conto del fatto che spostandosi verso est guadagnava ore preziose sui fusi orari, giungendo quindi a Londra con ben 24 ore di anticipo sull’orario consentito. Egli impiegò quindi 80 giorni per compiere il giro del mondo spostandosi con treni, aliscafi, battelli, elefanti, ma a nella capitale inglese erano trascorsi solamente 79 giorni dalla sua partenza.
Oggi sarebbe possibile un tour del genere? Certamente sì, è possibile. Volendo semplicemente fare il giro del globo potrebbero essere sufficienti 3 giorni e un budget di circa 2500 euro per un biglietto RTW – Round The World. Questo biglietto, reso possibile grazie agli accordi commerciali tra compagnie aeree, prevede di poter effettuare scali nella maggior parte di aeroporti del mondo e di coprire quasi tutte le tratte. Unica regola: ci si può spostare solo in un senso, orario o antiorario. Ovviamente questo è un buon sistema, economico, per fare il giro del mondo ma non è viaggiare. Alla fine avrete attraversato in tre giorni cinque o sei aeroporti, avrete compiuto il giro completo del globo ma non avrete visto nulla delle culture dei paesi.
Ripercorrendo il viaggio con le stesse tappe di Phileas Fogg potreste invece spendere circa 7500 euro di biglietti aerei. Il costo non tiene però conto dei soggiorni, dei pasti e di tutte le attività che decidereste di fare in ogni paese. Considerando di rimanere una notte in ogni tappa potreste completare il giro del mondo in 20 giorni circa. Il giro del mondo non è quindi impossibile: se organizzato per tempo e con largo anticipo può essere fatto anche senza eccessive risorse economiche.
Una cosa è certa: Phileas Fogg e il suo fido maggiordomo Passepartout non visitarono quasi nessuno dei paesi attraversati. La differenza tra spostamento e viaggio è qui: ci si può spostare di paese in paese, attraversandoli e non apprendendo nulla. Oppure si può viaggiare, aprendosi di volta in volta alle culture, alle nuove conoscenze, alle abitudini di altri paesi. Dai sapori alle opere d’arte, dai vestiti alle tradizioni, dalle religioni alle abitazioni, dai paesaggi alle lingue parlate, sfumature infinite da apprezzare.
Come abbiamo scritto all’inizio ora siamo di nuovo a Londra, e Londra è casa. Una casa serve, se non altro per il gusto di voler nuovamente partire, e poi ritornare. Per il momento #restiamoacasa, ma non smettiamo di pensare e progettare nuovi viaggi da vivere assieme. Tenete pronti valigie e passaporti, riprenderemo la strada.